CARGOBIKE: cosa è, a cosa serve

Cargobike: cosa è e a cosa serve

Abbiamo intervistato Francesco Casoli di Trikego, produttore di cargobike e sponsor tecnico del nostro progetto Siamo nati per camminare, per fare finalmente chiarezza sull’uso di questo straordinario mezzo che è sia di spostamento che di trasporto.

Le nostre domande:

  • Cosa si intende con il termine cargobike? 

Per cargo bike si intendono i mezzi a pedali progettati e costruiti per il trasporto di merce o persone, quindi strutturalmente robusti e idonei a sopportare pesi notevoli in totale sicurezza, nel traffico come sulle piste ciclabili. Ce ne sono in commercio di molti tipi, ognuno specifico per un utilizzo diverso a seconda delle caratteristiche: a due, a tra ma anche a quattro ruote. Purtroppo oggi il termine cargo bike è diventato così di moda che basta che una bici sia un po’ più grossa delle altre e abbia un bel portapacchi che diventa subito CARGO…

  • Quali sono i possibili usi di una cargo bike in città? in che ambiti il loro uso può fare la differenza?

La cargo bike è esattamente come un qualsiasi mezzo di trasporto. Il vantaggio in più è che porta fino a 7 volte il suo peso, mentre i veicoli a motore, che siano elettrici o endotermici portano un ventesimo del loro peso. Dal punto di vista dell’efficienza energetica non c’è paragone. Le cargo bike possono trasportare di tutto: i bambini le merci, gli animali, possono essere efficacissimi mezzi pubblicitari, possono essere utilizzate per la pulizia delle strade, negozi itineranti, chioschi di street-food…non c’è limite alla fantasia. L’importante è scrollarsi di dosso la pigrizia e dare libero sfogo alla fantasia.

  • Quanto è cresciuto il settore delle cargo bike in Italia negli ultimi anni?

I dati delle vendite raccontano di un settore in grande crescita, capace di smarcarsi anche dalle crisi che colpiscono periodicamente il mercato della bicicletta tradizionale o elettrica, proprio in virtù della grande versatilità del mezzo e della sempre maggior diversificazione dell’offerta.

  • Quali sono gli ostacoli che frenano un maggiore utilizzo delle cargo bike in città? 

Anzitutto bisogna tenere presente che in Italia non è ancora radicata la cultura dell’utilizzo di questi mezzi, anche se sono sempre più diffusi. Questo è però un fenomeno legato alle fasce più alte della popolazione in grado di investire su una scelta così incisiva sulle abitudini di mobilità della famiglia (si fa meno fatica ad immaginare di spendere 30.000 euro per un’automobile che ha pure costi enormi per essere tenuta “in vita” piuttosto che pensare di spendere 5-6.000 euro per una cargo bike che non ha praticamente costi di mantenimento e che si ammortizza in tempi più rapidi di qualsiasi altro mezzo di trasporto (auto / moto / scooter) . Inoltre molti temono il traffico, che toglie sicurezza (ovviamente ci riferiamo alle cargo a due ruote, perché quelle a tre ruote di sicuro non hanno il problema della perdita d’equilibrio). Infine la paura del furto è una delle costanti che riscontriamo in chi si avvicina all’idea di acquistare una cargo bike, ma per fortuna oggi ci sono sistemi di sicurezza in grado di garantire la protezione pressochè totale

  • Quali possono essere gli usi della cargo bike da parte delle scuole con particolare riguardo alle materne ed elementari? (da intendersi non tanto come famiglie ma proprio da parte della scuola)

Senz’altro il trasporto di bambini – dove l’allestimento è stato pensato per questo scopo – ma anche di materiali didattici, oppure come mezzo di connessione con le biblioteche rionali dove spesso vengono organizzate attività didattiche. Relativamente al trasporto di bambini, nel caso di uscite di classe, diventa un mezzo di inclusività per gli studenti che possono avere difficoltà di deambulazione o problematiche che potrebbero pregiudicare il piacere di un’uscita in bicicletta con gli altri compagni. Non ultimo potrebbe essere messa in condivisione tra le famiglie, che potrebbero farne richiesta e utilizzarla a turno per varie necessità (come già successo per un istituto a Roma che ha sperimentato questa modalità con successo).

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