L’esposizione a breve termine all’ozono atmosferico, alle concentrazioni presenti attualmente in molte zone del mondo, è in grado di contribuire alla morte prematura degli esseri umani. Questo è il messaggio che esce senza mezzi termini dal nuovo rapporto del National Research Council americano.
http://www8.nationalacademies.org/onpinews/newsitem.aspx?RecordID=12198
L’ozono è una componente importante dello smog, ed è già noto per causare problemi respiratori e
altri effetti nocivi per la salute. Il rapporto appena uscito ha chiarito che un’esposizione a breve
termine a ozono può determinare decessi prematuri. L’effetto è più probabile tra individui con
malattie pre-esistenti e altri fattori che potrebbero aumentarne la suscettibilità all’inquinante. Il
tasso di morti premature non è tuttavia limitato a individui già indeboliti da patologie preesistenti,
ma rappresenta una minaccia importante anche per persone in buona salute.
Con la pubblicazione del rapporto la National Academy of Science ha chiesto che l’Agenzia di
Protezione dell’Ambiente americana includa la mortalità collegata all’ozono fra gli obiettivi da
studiare più approfonditamente per stabilire limiti più adeguati alle concentrazioni di questo grave
inquinante.