Dalle Zone 30 alla “Città 30”: la scelta di Bologna
Da molto tempo Bologna sta puntando sulle Zone 30 come scelta urbanistica per migliorare la sicurezza sulle strade e la qualità della vita. Lo sta facendo con tale convinzione che la Giunta è arrivata ad approvare il piano “Bologna Città 30″.
Cosa significa “Bologna Città 30“?
Significa che l’Amministrazione di Bologna ha scelto di estendere il limite di 30 km/h a tutta la città (escluse le grandi arterie di scorrimento), per migliorare la sicurezza stradale e di conseguenza anche per migliorare la vivibilità attraverso la riqualificazione dello spazio pubblico. (Leggi: Cosa è la Zona 30, cosa è la Città 30)
Quando verrà realizzata “Bologna Città 30”?
La realizzazione del piano “Bologna Città 30” è prevista per giugno 2023. Importante da sapere è che il percorso per raggiungere questo obiettivo sarà frutto di un processo partecipativo, che coinvolgerà i cittadini, i commercianti e tutte le realtà interessate.
Qual è il primo passo per raggiungere l’obiettivo “Bologna Città 30”?
Il primo passo è ovviamente la volontà politica: l’obiettivo “Città 30” non si potrebbe raggiungere senza la precisa volontà dell’Amministrazione di prendere delle decisioni, anche impopolari. Evidentemente ha valutato che i vantaggi di tale scelta siano superiori agli svantaggi e che alla prova dei fatti l’impopolarità potrà anche trasformarsi in consenso.
“Bologna Città 30” significa solo velocità ridotta?
Un’azione fondamentale per trasformare Bologna in Città 30 è trasferire ai cittadini l’idea che la Zona 30 non è solo una riduzione del limite di velocità ma una vera e propria riqualificazione urbana: con la trasformazione di un quartiere in Zona 30 si riduce il “transito da attraversamento”, la velocità diminuisce ed aumenta la sicurezza sulla strada; lo spazio pubblico viene in parte liberato dalle auto e restituito alle persone; aumentano gli spazi pedonali; gli stessi spazi vengono riqualificati con arredi e verde pubblico; migliora la convivialità sulla strada; la circolazione diventa più fluida e i negozi di quartiere beneficiano di un maggiore passaggio di persone e quindi potenziali clienti.
Quali sono le azione in programma per realizzare “Bologna Città 30”?
Le azioni in programma sono in primis ampliare le Zone 30 in tutta la città; fare controlli della velocità e sanzionare chi non rispetta il limite; creare zone pedonali per restituire spazio ed equilibrio ai pedoni e promuovere l’uso della bicicletta. E’ poi necessario lavorare sull’educazione alla sicurezza stradale, rivolgendosi non solo agli adulti ma anche ai bambini. Infine ricorrere alle nuove tecnologia, che permettono di regolare meglio il traffico attraverso i semafori intelligenti ed evitare gli incidenti grazie ai sensori ecc
Quale percorso sta facendo Milano per diventare una “Città 30?
Lo scorso gennaio 2023 il Consiglio Comunale ha approvato l’Ordinanza per fare di Milano una Città 30 a partire dal 1° gennaio 2024. Per rendere effettiva tale Ordinanza, è neccessaria la delibera di Giunta Comunale e del Sindaco.
Ad oggi, non sembra ci sia un seguito né un interesse da parte dell’Amministrazione Comunale a rendere effettiva tale Ordinanza e comunque non a breve. Le obiezioni e le critiche che si sono sollevate da più parti sembrano aver avuto la meglio sulla volontà politica di allineare Milano alle scelte delle capitali europee e adesso anche italiane. Se quindi Bologna ha saputo sfidare anche l’impopolarità per traghettarsi nel futuro, Milano sembra invece voler restare ancorata alla mobilità del novecento, nonostante sia oggi possibile toccare con mano gli esempi concreti delle città che stanno realizzando il cambiamento. (leggi: Milano Città 30 conviene a tutti)