Già nel 2008 il Comitato Scientifico dell’Agenzia Europea per l’Ambiente aveva chiesto alla Commissione Europea di rivedere la politica europea di incentivazione delle coltivazioni destinate alla produzione di biocarburanti al fine di incrementare l’utilizzo di biocarburanti del 10% entro il 2020
Le evidenze scientifiche indicano invece da tempo che l’uso di biocarburanti non apporta sensibili miglioramenti ai livelli delle emissioni dei veicoli che li utilizzano, riscontrandosi viceversa talvolta addirittura un peggioramento di talune emissioni (NOX) (si veda, a tale proposito p. 105 del 9° Rapporto del Centro Comune di Ricerca di Ispra della Commissione Europea nell’ambito del “ Collaborative Research Project for Air Pollution Reduction in Lombardy Region, 2006- 2010, a breve disponibile nella sezione documenti del nostro sito.)
Viceversa è ormai accertato che il sistema di incentivazione dell’Unione Europea delle coltivazioni in funzione della produzione di bio carburanti costituisce un pericoloso elemento di consumo indiretto del suolo comportando la necessità di destinare a tali coltivazioni aree che precedentemente erano boschive o destinate all’agricoltura ad uso alimentare.
Così il 7 ottobre scorso 100 scienziati ed economisti e associazioni ambientaliste, fra cui l’EEB di cui facciamo parte, hanno chiesto all’Unione Europea di conteggiare gli effetti della politica dell’Unione Europea di incentivazione alla produzione di materie prime volte alla produzione di biocarburanti nel bilancio ambientale sotto la voce “consumo di suolo indiretto”. Leggi la lettera.