Muoversi bene per muovere il business. Il nostro articolo sui “Negozi Amici dell’Aria”

Ripubblichiamo un nostro articolo di qualche anno fa sul progetto Negozi Amici dell’Aria, ospitato sulla rivista di Ciclobby. L’idea che il traffico sia una fonte di affari è per molti commercianti ancora molto radicata ma gli esempi concreti delle vie che sono state liberate dalle auto dimostrano il contrario.

L’equazione “traffico = giro di affari” comincia a scricchiolare.
Dopo decenni di discussioni sui benefici che la libera circolazione di auto porterebbe ai commercianti, da qualche tempo iniziano a levarsi voci di segno opposto.
Una città metropolitana è infatti ricca di attività commerciali e servizi che richiedono proprio la presenza di “clienti” e dunque di persone, ma paradossalmente il flusso di persone è ostacolato dal traffico, quello stesso traffico considerato fino a oggi un elemento Iimprescindibile per fare affari.

Il progetto “Negozi Amici dell’Aria” dei Genitori Antismog nasce come voce in questa direzione, per interpretare e sostenere il cambiamento e per dimostrare che non è il traffico a dare linfa vitale al commercio bensì il suo contrario: più spazio libero significa più persone che circolano e, come logica vuole, dove ci sono più persone è facile che ci siano anche più “clienti”.
La novità e la forza del progetto stanno nel mettere in rete i tanti commercianti che hanno compreso tutto ciò e vogliono farlo sapere alla città: “Negozi Amici dell’Aria” sono quindi un network di negozi che si dichiarano a favore di politiche e iniziative di mitigazione del traffico e che sono convinti che ridurre il traffico a motore sia una necessità non solo per la salute ma anche per gli affari.
La rete viene costruita attraverso dei semplici passaggi: innanzitutto i “Negozi Amici dell’Aria” firmano la convenzione con Genitori Antismog e sottoscrivono un manifesto di intenti, impegnandosi moralmente a seguirlo. Dopodiché si fanno loro stessi promotori del cambiamento, proponendo iniziative che incoraggino i clienti a raggiungerli a piedi, coi mezzi pubblici, in bicicletta. A loro volta i clienti li riconoscono grazie a una speciale vetrofania esposta sulla vetrina e possono “premiarli” scegliendoli come negozi di riferimento, perché attratti dalle loro promozioni e perché Iapprezzano la loro presa di posizione.
In questo modo si crea un giro virtuoso tra domanda e offerta e tutti in qualche modo ne traggono un vantaggio: il commerciante esce dalla gabbia del luogo comune che lo vede sempre contrario a qualsiasi politica anti-traffico, il cliente è motivato a scegliere quel negozio e insieme creano un valore, sia culturale che economico.

Per il problema del peso e ingombro dei sacchetti, considerato irrisolvibile dagli irriducibili dello shopping in auto, i Genitori Antismog stanno sensibilizzando i negozianti di Milano a offrire il servizio a domicilio in bicicletta e chi aderisce al progetto ha diritto a una speciale convenzione con Ubm (Urban Bike Messenger), che permette di offrire un servizio di consegna a domicilio a prezzi agevolati, facendo così felici i negozianti, i clienti e l’ambiente.
Il progetto è stato un punto di contatto molto sentito con Fiab Milano Ciclobby, con cui è stata costruita la campagna “Babbo Natale non usa l’auto” del dicembre 2016, e la novità forte di tale iniziativa è stata l’appoggio di Confesercenti, che dimostra che stiamo andando nella direzione giusta.

Meno traffico = più giro di affari“”, questa è l’equazione in cui crediamo, perché la sfida per il futuro economico di Milano passa anche da qui, da un profondo cambiamento del nostro sistema per muoverci“.

Autore: Lucia Robatto, storica attivista e già Presidente dei Genitori Antismog

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