29 luglio 2018
I Genitori Antismog intervengono al Dibattito pubblico, Giugno – Settembre 2018
“Riteniamo che un progetto così ambizioso debba essere anche coraggioso e quindi non cercare un compromesso che rischi di essere uno spreco di denaro pubblico che scontenta tutti senza raggiungere pienamente gli obiettivi. La Milano città d’acqua era una città a misura di persona dal punto di vista della mobilità e dello spazio pubblico. Nell’ultimo secolo si è inseguita l’utopia della motorizzazione di massa e la copertura dei navigli (ma anche dell’Olona, del Seveso, delle rogge e dei fontanili) è stata anche una conseguenza di questa visione. Questo ha comportato dedicare la stragrande maggioranza dello spazio pubblico alle automobili. E’ così andato perso gran parte del fascino e dei benefici ambientali che la presenza dell’acqua portava alla città. E’ aumentata la bruttezza –oggi Milano è un enorme parcheggio a cielo aperto– ed è peggiorata la qualità della vita: il traffico e il rumore causano stress, lo smog accorcia la vita media dei milanesi di 15 mesi, causando la morte prematura di circa 5.000 persone ogni anno, che diventano 10.000 considerando l’area metropolitana (indagine VIIAS 2015). Il progetto Riapertura dei Navigli deve quindi perseguire l’obiettivo di riscoprire, in senso metaforico e pratico, la presenza dell’acqua nel nostro territorio con l’obiettivo di rigenerare l’ambiente urbano incentrandolo sulle persone e nel rispetto del paesaggio. Non una banale ‘operazione nostalgia’, che rischia di avere un ‘effetto Las Vegas’, o ‘Disneyland’, ma un approccio integrato: più acqua, più verde, più mobilità attiva e meno auto, considerando gli aspetti ambientali innanzitutto. Sono tantissimi soldi, usiamoli al meglio, in modo sostenibile e durevole, per le persone e l’ambiente.”