Riportiamo una mail scritta alla Direzione Generale dell’ASL di Milano per avere alcuni chiarimenti in merito al rapporto ASL sull’inquinamento atmosferico del 2008.
Nell’allegato la risposta ricevuta
Egregi Signori,
faccio seguito alla Vostra e-mail in data 1 marzo in ordine a quanto in oggetto per richiederVi alcuni chiarimenti.
1) Se il numero dei decessi indicati nei grafici sia relativo al numero campione di 100.000 abitanti o sia il risultato della moltiplicazione degli eventi/per tasso grezzo per numero di abitanti di Milano;
2) Per quale motivo, in contrasto con la letteratura scientifica in argomento, venga operata da anni da questo servizio una valutazione “dell’impatto dell’inquinamento atmosferico su mortalità e morbosità nella città di Milano” prendendo come riferimento le soglie massime concesse dalla normativa vigente e non, viceversa, le soglie al di sotto delle quali è improbabile accertare effetti dell’esposizione al particolato e segnatamente 20 mg/m3 per il PM 10 e 10 mg/m3 per il PM2,5 (Linee Guida OMS in ordine alla Qualità dell’aria – 2006). Qualora questo servizio intenda mantenere tale impostazione concorderete che il rapporto deve essere evidentemente ridenominato “Stima dell’impatto su mortalità e morbosità nella città di Milano del mancato adempimento alle normative vigenti in materia di qualità dell’aria”.
3) Perché nel rapporto 2008 non vengono conteggiati degli effetti dell’esposizione a lungo termine?
Vi ringraziamo e nell’attesa di un vostro cortese riscontro entro venerdì 19 marzo inviamo cordiali saluti.
Anna Gerometta
GENITORI ANTISMOG